Caravaggio Escape
Il progetto CARAVAGGIO ESCAPE è stato realizzato grazie al bando della regione Lazio “L’impresa fa cultura” e mira a potenziare, dinamizzare e reinterpretare i contenuti culturali già presenti all’interno di un luogo della cultura, attraverso la digitalizzazione e le tecnologie innovative. Il luogo scelto è la biblioteca comunale “Giovanni Coletti” di Zagarolo, sita all’interno di Palazzo Rospigliosi, una dimora storica del Lazio che ospita al suo interno oltre alla biblioteca comunale, anche il "Museo del giocattolo" e lo "Spazio Attivo" di LazioInnova. La biblioteca è intitolata a “Giovanni Coletti” e ha iniziato la sua attività nel 1974. È sita al piano terra dell'ala est di Palazzo Rospigliosi e occupa una superficie di circa 150 metri quadri, possiede un patrimonio di circa 15.000 documenti ed è strutturata in 4 diverse sale, compresa una sala lettura con circa 20 posti. La Biblioteca fa parte del Sistema Bibliotecario Prenestino, un sistema associato di biblioteche gestito dalla Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini, nato nel marzo del 2003 grazie ad una convenzione firmata dagli allora sindaci dei sei Comuni fondatori: Cave, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Palestrina, San Cesareo e Zagarolo. Il Sistema Bibliotecario oggi conta otto biblioteche: si sono aggiunte Labico e San Vito Romano.
Negli ultimi anni ha presentato incontri letterari e si è fatta promotrice di eventi atti alla partecipazione artistico-culturale del patrimonio territoriale. Eventi spesso collegati alle vicende caravaggesche, come la presentazione del libro “La notte dell’angelo” di Luca Desiato, in cui si racconta la vita scellerata di Caravaggio e la sua fuga a Zagarolo. Infatti il pittore, nel 1606, fu ospite della famiglia Colonna. Sono state realizzate visite guidate teatralizzate dove la presenza del pittore seicentesco mantiene un ruolo centrale; così come le ricerche storiografiche sul suo soggiorno in area gabina e gli studi iconografici sulle tele che si ipotizza siano state dipinte nel castello di Zagarolo (“Cena in Emmaus” conservata a Milano, “San Francesco che riceve le stigmate” di Cremona e forse una “Maddalena penitente” andata perduta).
Sulle esperienze del Caravaggio si innesta la realizzazione di un “tour virtuale”, dando luogo a una biblioteca innovativa in cui sperimentare diversi modelli di apprendimento attraverso i new media e gli storytelling interattivi. I testi, le illustrazioni e il luogo stesso diverranno lo spazio interattivo sul quale e attraverso il quale il visitatore potrà informarsi e formarsi in maniera originale.
La biblioteca diverrà il luogo in cui la cultura convive con la tecnologia e la tecnologia si nutre della cultura in un processo osmotico e di reciprocità.